Programma
Il programma centrale del Festival, format evidenziati in arancione, è progettato dagli organizzatori insieme al responsabile scientifico. Il programma partecipato, format in nero, è composto da incontri proposti agli organizzatori dalle case editrici e da altri enti/soggetti che se ne assumono la responsabilità.
Per gli eventi segnalati con è previsto un servizio di traduzione simultanea. Gli eventi segnalati con
sono tradotti nella lingua dei segni (LIS).
Il comitato organizzatore del Festival dell’Economia di Trento si riserva la facoltà di apportare modifiche al programma dopo la stampa della presente pubblicazione. Le informazioni sul programma, i cambiamenti dell’ultima ora, gli spostamenti di luogo in caso di pioggia o altro, gli eventi sospesi o soppressi sono costantemente aggiornati sul sito www.festivaleconomia.it, oppure possono essere richiesti presso il punto informativo aperto nei giorni del Festival, telefonicamente alla Segreteria (tel. +39 0461 260511), o via e-mail all’indirizzo info@festivaleconomia.it.
L’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratuito fino ad esaurimento posti. Non è prevista la prenotazione. L’accesso agli eventi in programma al Teatro Sociale e al Cinema Modena avviene con voucher. Questi saranno distribuiti presso le biglietterie a partire da due ore prima dell’inizio di ogni evento.
giovedì 30 maggio
Inaugurazione
intervengono:
Alessandro Andreatta, Tito Boeri, Innocenzo Cipolletta, Paolo Collini, Gregorio De Felice, Maurizio Fugatti, Giuseppe Laterza
coordina Eva Giovannini
Cosa si può fare del populismo?
introduce Tito Boeri
Il populismo si afferma quando la società diventa più polarizzata, i conflitti superano il livello oltre il quale le istituzioni non sono più in grado di offrire mediazioni e ci sono grandi shock al tessuto sociale. Cosa si può fare per ridurre la polarizzazione e migliorare il funzionamento delle istituzioni.Élite e popolo: un conflitto utile
introduce Roberto Mania
Il conflitto tra i pochi e i molti può essere l’ossigeno della libertà politica e civile. Soprattutto se – come sosteneva Machiavelli – all’interno di un “buon ordine”, i molti affamati di sicurezza controllano i pochi affamati di potere.
L'austerità sostenibile
coordina Ferdinando Giugliano
Un paese ad alto debito come l’Italia quanto deve essere virtuoso nelle politiche fiscali? Qual è un livello pericoloso del debito pubblico? Cosa può fare un Governo per contrastare la stagnazione economica?Chi sono i politici populisti?
introduce Marco Panara
I politici e l’elettorato populisti provengono da gruppi che hanno visto il rischio di perdere il proprio lavoro aumentare durante le crisi finanziarie e il cui reddito è sceso in seguito alle riforme economiche. Ciò che ha alimentato l’estrema destra, dunque, potrebbe essere stata una limitata, piuttosto che eccessiva, politica di inclusione delle vittime della globalizzazione.Immigrazione in Europa ed il suo stato sociale: miti e realtà
introduce Paola Pica
Il recente ingente flusso migratorio in Europa genera una reazione culturale contro gli immigrati e la sensazione che essi traggano eccessivo vantaggio dallo stato sociale dei paesi più ricchi. La discussione si basa di frequente non su dati reali ma su stereotipi e informazioni incorrette, spesso accentuate dai partiti anti-immigrazione and anti-globalizzazione.
Il voto europeo: le conseguenze economiche e politiche
introduce Nando Pagnoncelli
coordina Federico Fubini
Quali sono le nuove coalizioni possibili al Parlamento Europeo dopo le elezioni? Quali le implicazioni della polarizzazione fra europeisti e sovranisti? Riusciranno i primi a cooperare fra di loro? E i secondi sosterranno lo status quo o spingeranno per riforme, a partire da quella del bilancio comunitario?
Relazioni pericolose. Stato e globalizzazione dal Parlamento al web
intervistano Annalisa Cuzzocrea e Pietro Del Soldà
Sono gli Stati che si servono della globalizzazione o è quest’ultima che pone vincoli agli Stati? Negli ultimi trent’anni i rapporti tra istituzioni politiche nazionali, macchina dello Stato e mercato globale sono cambiati profondamente. L’analisi e l’esperienza di un giurista, ministro e giudice costituzionale, impegnato nella modernizzazione del nostro paese.