Programma
Il programma centrale del Festival, format evidenziati in arancione, è progettato dagli organizzatori insieme al responsabile scientifico. Il programma partecipato, format in nero, è composto da incontri proposti agli organizzatori dalle case editrici e da altri enti/soggetti che se ne assumono la responsabilità.
Per gli eventi segnalati con è previsto un servizio di traduzione simultanea. Gli eventi segnalati con
sono tradotti nella lingua dei segni (LIS).
Il comitato organizzatore del Festival dell’Economia di Trento si riserva la facoltà di apportare modifiche al programma dopo la stampa della presente pubblicazione. Le informazioni sul programma, i cambiamenti dell’ultima ora, gli spostamenti di luogo in caso di pioggia o altro, gli eventi sospesi o soppressi sono costantemente aggiornati sul sito www.festivaleconomia.it, oppure possono essere richiesti presso il punto informativo aperto nei giorni del Festival, telefonicamente alla Segreteria (tel. +39 0461 260511), o via e-mail all’indirizzo info@festivaleconomia.it.
L’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratuito fino ad esaurimento posti. Non è prevista la prenotazione. L’accesso agli eventi in programma al Teatro Sociale e al Cinema Modena avviene con voucher. Questi saranno distribuiti presso le biglietterie a partire da due ore prima dell’inizio di ogni evento.
venerdì 31 maggio
Le reazioni alla globalizzazione: lezioni dalla storia
introduce Marco Bracconi
Ci sono tre precedenti storici da cui possiamo imparare molte lezioni. La de-globalizzazione della fine del XIX secolo, la Grande Depressione degli anni ’30 e le guerre commerciali a cavallo dei conflitti mondiali. Sono utili per capire determinanti e conseguenze delle attuali pulsioni contro lo sviluppo del commercio internazionale, l’immigrazione e i movimenti di capitale.Globalizzazione
introduce Mauro Caselli
Diverse ondate di globalizzazione, intesa come intensificazione degli scambi commerciali, demografici, e culturali tra aree molto distanti, si sono manifestate nella storia. La penultima, tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del XX, si concluse tragicamente con una guerra mondiale e la presa del potere da parte di movimenti autoritari in molti paesi europei. Qual è il futuro della fase di globalizzazione che stiamo attraversando?
Europa, e adesso?
coordina Eric Jozsef
Dal voto al governo. Come cambierà l’Europa dopo i risultati elettorali? Più nazionalismo e ‘Popolocrazia’ oppure più integrazione economica e politica?
Reddito universale di base?
Introduce Tito Boeri
Quali sono i problemi che un vero Reddito di Cittadinanza vuole affrontare? Come interagisce con altri programmi assistenziali? Quali sono i suoi effetti distributivi e i suoi costi? Risposte basate sui fatti come nella tradizione delle presentazioni di Alan Krueger al nostro festival.
Quale nazionalismo. Alle origini di una idea
introduce Carlo Martinelli
Il nazionalismo di Macron sembra assai diverso da quello di Trump. Per capirne le ragioni è utile risalire all’origine del concetto nel pensiero politico moderno europeo. E alla distinzione tra la patria intesa come comunità di liberi cittadini contrapposti alla tirannide e la nazione intesa come comunità culturalmente omogenea che combatte per affermare la propria identità.
Attentati terroristici e voto per la destra populista
Multinazionali e sviluppo locale
a cura de "Lavoce.info"
con Peter Bodin, Mauro Casotto, Licia Mattioli
introduce Giorgio Barba Navaretti
coordina Massimo Gaggi
Cosa possiamo imparare dalle grandi migrazioni del secolo scorso
introduce Nunzia Penelope
Agli inizi del XX secolo la forza lavoro degli Stati Uniti aumentò del 25%. Gli immigrati portavano prosperità ma venivano accolti con diffidenza se non ostilità dalle comunità locali per via delle diversità culturali. Quali lezioni si possono trarre da quei flussi migratori, nettamente superiori a quelli che si verificano oggi, sulle reazioni culturali all’immigrazione e sulle politiche che favoriscono l’integrazione degli immigrati?
in videoconferenza
Populismo autoritario
coordina Mario Garofalo
Pippa Norris in videoconferenza dialoga con Nadia Urbinati
I luoghi abbandonati: comportamenti di voto, regioni in ritardo di sviluppo e risposte politiche
a cura di OCSE
introduce Alexander Lembcke
Povertà persistente, decadimento economico e mancanza di opportunità causano malcontento nelle regioni in declino. Molti di questi luoghi si sono ribellati tramite un'ondata di populismo politico con forte radicamento territoriale. Come può la politica invertire questa tendenza e offrire opportunità a coloro che ivono nei "luoghi che non contano”?
Gli errori delle élite alle origini del sovranismo
introduce Giuseppe Laterza
Le élite liberali che hanno governato l’Occidente negli ultimi trent’anni hanno commesso molti errori: sottovalutazione delle disuguaglianze, utilizzo della competenza tecnica come sostitutiva della rappresentanza politica, fede nelle capacità redistributive del libero mercato, sbagliate politiche migratorie.
La stagnazione secolare è il nostro destino?
introduce Andrea Fracasso
Negli ultimi dieci anni, durante i quali i tassi di crescita sono rallentati, si è sostenuto che le economie avanzate sono destinate a una stagnazione secolare e che una crescita a tassi elevati sia ormai alle spalle per sempre. Quali sono gli insegnamenti della storia?Un'altra globalizzazione è possibile?
introduce Carlo Martinelli
La globalizzazione è stata percepita da molti come responsabile di crescenti diseguaglianze sociali e insoddisfazione politica, che sono state ulteriormente accentuate nel corso della Grande Recessione. La critica alla globalizzazione assume comunque caratteristiche molto differenti, con risposte che vanno dal populismo xenofobo alla proposta di una “altra globalizzazione”, dal basso e inclusiva.
Come reagiscono le vittime della globalizzazione
introduce Eugenio Occorsio
Uno studio delle reazioni alla perdita del posto di lavoro a seguito di delocalizzazione, cambiamento tecnologico o errori del management. Quando si chiede maggiore protezionismo e quando no tra i sostenitori di Trump e della Clinton e a seconda del livello di istruzione. Come incidono sulla domanda di protezioni doganali le informazioni sulla violazione dei labor standards nei paesi esportatori.Come nascono le Nazioni (e perchè ritornano i nazionalismi)
introduce Simonetta Fiori
Dalla continuità di sangue alla contiguità di suolo, c’è un filo rosso che unisce tutti i nazionalismi, di ieri e di oggi. E che inizia con la costruzione reale e simbolica delle nazioni moderne, come l’Italia.
Bilanciamento dei poteri: Stati e società nelle democrazie liberali
coordina Alessandro Barbera
Il fondamento delle istituzioni che tutelano la libertà individuale e sostengono la crescita è legato al coinvolgimento della società civile nella politica. Questo permette un bilanciamento dei poteri fra istituzioni e politica. È un equilibrio molto precario, ma possibile e virtuoso.
Daron Acemoglu in videocollegamento dialoga con Antonio Spilimbergo
Austerity e populismo
coordina Ferdinando Giugliano
Fino a che punto le politiche economiche portate avanti da Syriza in Grecia sono diverse da quelle dei governi precedenti? Il programma di austerity di Tsipras è stato davvero più attento e sensibile ai più vulnerabili della società? Si può affermare, più in generale, che i populisti perseguono politiche differenti? Un dibattito fra uno dei più influenti protagonisti dei negoziati con la Troika e un attento osservatore della gestione europea della tragedia greca.Democrazia e crescita: un confronto tra Italia e Cina
Brexit, immigrazione e mercato del lavoro
introduce Roberta Carlini
L’immigrazione è stata un fattore chiave alla base dell’esito del referendum su Brexit nel 2016. Eppure la maggior parte degli studi sul mercato del lavoro non trova effetti negativi dell’immigrazione su salari e livelli occupazionali dei “locali”, né sulle finanze pubbliche. Qual è quindi la motivazione delle attitudini verso gli immigrati, e il loro impatto sulle scelte politiche nel Regno Unito e nel resto dell’Europa?
Istituzioni europee e populismo
coordina Silvia Sciorilli Borrelli
In anni recenti i partiti populisti hanno registrato notevoli successi. Come reagiscono le maggiori istituzioni della UE e le organizzazioni della società civile a livello europeo? Quali idee e strategie propongono per fronteggiare il loro impatto?
L’ascesa del populismo: cause e conseguenze
introduce Simonetta Nardin
L’inizio di questo secolo è stato caratterizzato dall’ascesa del populismo, un movimento in cui il “popolo” viene contrapposto all’“élite”. Cosa spiega questo fenomeno e quali sono ne le conseguenze per la politica? Il pensiero di uno dei maggiori studiosi del populismo.
Globalizzazione e universalismo: i nuovi confini tra destra e sinistra
introduce Giorgio Zanchini
Negli ultimi decenni la globalizzazione del mercato non si è accompagnata all’universalismo dei diritti umani e sociali. Una divaricazione che ha favorito l’affermazione di populismo e nazionalismo e che ha rimesso in questione distinzioni consolidate, a partire da quella tra destra e sinistra.
Autonomie regionali
coordina Eugenio Occorsio
A che punto siamo nel percorso di attuazione delle norme costituzionali che consentono di attribuire alle regioni ordinarie "ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia"? Quale ruolo deve avere il Parlamento in questa fase? Quali i criteri in base ai quali individuare le ulteriori funzioni attribuibili alle regioni? Quale il meccanismo di finanziamento per queste funzioni nel rispetto dei principi perequativi e del vincolo di bilancio?La voce dell'Europa. Una serata dedicata ad Antonio Megalizzi
coordina Eric Jozsef
interviene Andrea Fracasso
Senza un’opinione pubblica europea è difficile pensare a una unione politica. Per crearla sono necessari scambi tra i media nazionali ma anche la creazione di luoghi di informazione, analisi e discussione transnazionali. C’è una nuova generazione che si sente europea e che cerca informazioni critiche e selezionate. A questa generazione apparteneva Antonio Megalizzi.