Programma
Il programma centrale del Festival, format evidenziati in arancione, è progettato dagli organizzatori insieme al responsabile scientifico. Il programma partecipato, format in nero, è composto da incontri proposti agli organizzatori dalle case editrici e da altri enti/soggetti che se ne assumono la responsabilità.
Per gli eventi segnalati con è previsto un servizio di traduzione simultanea. Gli eventi segnalati con
sono tradotti nella lingua dei segni (LIS).
Il comitato organizzatore del Festival dell’Economia di Trento si riserva la facoltà di apportare modifiche al programma dopo la stampa della presente pubblicazione. Le informazioni sul programma, i cambiamenti dell’ultima ora, gli spostamenti di luogo in caso di pioggia o altro, gli eventi sospesi o soppressi sono costantemente aggiornati sul sito www.festivaleconomia.it, oppure possono essere richiesti presso il punto informativo aperto nei giorni del Festival, telefonicamente alla Segreteria (tel. +39 0461 260511), o via e-mail all’indirizzo info@festivaleconomia.it.
L’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratuito fino ad esaurimento posti. Non è prevista la prenotazione. L’accesso agli eventi in programma al Teatro Sociale e al Cinema Modena avviene con voucher. Questi saranno distribuiti presso le biglietterie a partire da due ore prima dell’inizio di ogni evento.
giovedì 30 maggio
Il voto europeo: le conseguenze economiche e politiche
introduce Nando Pagnoncelli
coordina Federico Fubini
Quali sono le nuove coalizioni possibili al Parlamento Europeo dopo le elezioni? Quali le implicazioni della polarizzazione fra europeisti e sovranisti? Riusciranno i primi a cooperare fra di loro? E i secondi sosterranno lo status quo o spingeranno per riforme, a partire da quella del bilancio comunitario?
venerdì 31 maggio
Autonomie regionali
coordina Eugenio Occorsio
A che punto siamo nel percorso di attuazione delle norme costituzionali che consentono di attribuire alle regioni ordinarie "ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia"? Quale ruolo deve avere il Parlamento in questa fase? Quali i criteri in base ai quali individuare le ulteriori funzioni attribuibili alle regioni? Quale il meccanismo di finanziamento per queste funzioni nel rispetto dei principi perequativi e del vincolo di bilancio?