Programma
Il programma centrale del Festival, format evidenziati in arancione, è progettato dagli organizzatori insieme al responsabile scientifico. Il programma partecipato, format in nero, è composto da incontri proposti agli organizzatori dalle case editrici e da altri enti/soggetti che se ne assumono la responsabilità.
Per gli eventi segnalati con è previsto un servizio di traduzione simultanea. Gli eventi segnalati con
sono tradotti nella lingua dei segni (LIS).
Il comitato organizzatore del Festival dell’Economia di Trento si riserva la facoltà di apportare modifiche al programma dopo la stampa della presente pubblicazione. Le informazioni sul programma, i cambiamenti dell’ultima ora, gli spostamenti di luogo in caso di pioggia o altro, gli eventi sospesi o soppressi sono costantemente aggiornati sul sito www.festivaleconomia.it, oppure possono essere richiesti presso il punto informativo aperto nei giorni del Festival, telefonicamente alla Segreteria (tel. +39 0461 260511), o via e-mail all’indirizzo info@festivaleconomia.it.
L’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratuito fino ad esaurimento posti. Non è prevista la prenotazione. L’accesso agli eventi in programma al Teatro Sociale e al Cinema Modena avviene con voucher. Questi saranno distribuiti presso le biglietterie a partire da due ore prima dell’inizio di ogni evento.
domenica 02 giugno
La geografia del malcontento
a cura di OCSE
introduce Joaquim Oliveira Martins
Lo squilibrio economico tra regioni è diventato una minaccia per il progresso economico, la coesione sociale e la stabilità politica in Europa. La geografia del malcontento evidenzia l’incapacità delle politiche di mercato di diffondere equamente prosperità e opportunità. Quali politiche mettono in atto i paesi OCSE per contrastare questa tendenza?
Il terzo pilastro. La comunità dimenticata tra stato e mercati
a cura di Egea
ne discutono Luigi Guiso, Pier Carlo Padoan
coordina Tonia Mastrobuoni
Il populismo e l'incomprensione dell'economia
introduce Paolo Mantovan
La gente comune fraintende l’economia in modo sistematico per ragioni profonde, radicate nel divario fra l’approccio cognitivo degli esseri umani e l’analisi economica. Questa mancata comprensione dei principi economici ha sempre un impatto sulle politiche pubbliche ma soprattutto quando i populisti sono al potere, dal momento che adottano le stesse visioni semplicistiche dell’elettorato.Ma dove sono andati a finire i posti di lavoro buoni?
introduce Luca De Biase
Le cifre sulla disoccupazione celano i numeri drammatici della sottoccupazione, lavori a poche ore e sottopagati. I giovani e le persone meno istruite sono sempre più sottoccupate. Mentre gli immigrati vengono erroneamente incolpati di questo peggioramento della qualità del lavoro. Cosa si può fare per cambiare questo stato di cose?
INET Lecture - Crescita verde nelle economie duali: perché la strada per il Pianeta Serra è lastricata di buone intenzioni
introduce Roberta Carlini
Cosa è stato finora realizzato in termini di decarbonizzazione e miglioramenti dell'efficienza energetica? Cosa sarebbe necessario fare per prevenire un ulteriore riscaldamento della terra di circa 2 gradi C? La trasformazione strutturale necessaria per ridurre le emissioni di carbonio in linea con l'obiettivo IPCC non può essere lasciata al mercato.
Il destino degli esperti nel XXI secolo
a cura di INET
coordina Luca De Biase
Come la percezione delle competenze è cambiata negli ultimi anni. Il ruolo avuto dall’ascesa del populismo e cosa possono fare gli esperti per ricostruire la fiducia dei cittadini nei loro confronti.
I consumatori e il mercato unico europeo
a cura di Altroconsumo
coordina Marino Melissano
intervengono Stefano Da Empoli, Samantha Rose, Alice Rovati
Il mercato unico europeo è in continua evoluzione e richiede un costante adeguamento alle nuove esigenze emergenti, garantendo tutele uniformi e maggiore per tutti i consumatori europei, che potranno acquistare prodotti e servizi confrontando le offerte di un numero sempre maggiore di operatori.
Stato, mercato e comunità locali
introduce Tito Boeri
L’interazione fra Stato, mercato e comunità locali è fondamentale nel funzionamento di una democrazia. Cosa succede quando la globalizzazione porta al prevalere di Stato e mercato sulle comunità locali. Cosa fare per ripristinare un equilibrio in cui il terzo pilastro abbia un ruolo maggiore?